martedì 18 marzo 2025

Scoiattolo Volante Pamelus – Pteromys pamelensis bisentiensis

 


Scoiattolo Volante Pamelus – Pteromys pamelensis bisentiensis

Descrizione Generale

Lo Scoiattolo Volante Pamelus è una creatura misteriosa e affascinante che abita le fronde degli alberi lungo il Bisenzio. Nonostante le sue dimensioni ridotte, è un animale dal carattere incredibilmente forte, capace di tenere testa a predatori ben più grandi di lui. La sua natura combattiva lo ha reso una leggenda nella fauna locale, soprattutto grazie alla sua capacità di scacciare il Castorus Pelatus Mirkus e l'Orso Andreus Morettus con una combinazione letale di agilità, determinazione e urla minacciose.

Caratteristiche Morfologiche

  • Dimensioni: Piccolo ma compatto, con ali di pelle che gli permettono di planare tra gli alberi come una scheggia impazzita.
  • Espressione: Perennemente concentrato, con uno sguardo che comunica chiaramente "Non provare a fregarmi, perché so esattamente cosa stai facendo".
  • Coda: Folta e vibrante, usata per bilanciare le sue evoluzioni aeree ma anche per esprimere disappunto nei confronti di chi osa disturbarlo.

Dieta e Abitudini Alimentari

Lo Scoiattolo Pamelus è un animale estremamente selettivo quando si tratta di cibo. Adora tutto ciò che ha a che fare con il mondo nerd, dagli snack dolci ai popcorn cinematografici. Tuttavia, esiste un alimento che detesta con ogni fibra del suo essere: il lampredotto.
Nessuno sa esattamente cosa abbia scatenato questo odio viscerale, ma ogni volta che ne percepisce l'odore, lancia un urlo di guerra e fugge via come se fosse inseguito dal demonio. Alcuni testimoni giurano di averlo visto sventolare cartelli con scritto "No Lampredotto Zone" nel suo territorio.

Rapporti con gli Altri Animali

  • Alleato del Gatto Selvatico Chiara: I due formano una squadra imbattibile quando si tratta di cacciare intrusi indesiderati dal loro territorio.
  • Nemico giurato del Castorus Pelatus Mirkus e dell'Orso Andreus Morettus: Non sopporta la loro presenza e li scaccia con metodi creativi che spaziano dal lancio di pigne a spaventosi discorsi motivazionali sulla sua superiorità.
  • Sogna di essere un unicorno: Sebbene nessuno sappia esattamente il perché, il Pamelus è ossessionato dall’idea di trasformarsi in un unicorno. Alcuni raccontano di averlo visto tentare di attaccarsi un cono gelato in testa per simulare il corno magico.

Curiosità

  • Ha una collezione segreta di action figure e gadget nerd nascosta in una tana tra i rami più alti degli alberi del Bisenzio.
  • Può restare sveglio per giorni interi se trova una nuova serie TV da guardare.
  • Se qualcuno osa sminuire un film o fumetto che ama, parte in una lunga arringa di difesa che può durare ore.
  • Quando si arrabbia, lancia noci con una mira perfetta.
  • Ha bandito il lampredotto da tutto il suo territorio e ha dichiarato guerra a chiunque provi a introdurlo.

Nonostante il suo piccolo corpo, lo Scoiattolo Volante Pamelus è una forza della natura, pronto a difendere il suo territorio, la sua passione per il mondo nerd e il suo sogno di diventare un unicorno. Ma se vuoi restare amico, non nominare mai il lampredotto in sua presenza.

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Orso Andreus Morettus – Ursus morettus andreanus

 



Orso Andreus Morettus – Ursus morettus andreanus

Descrizione Generale

L’Orso Andreus Morettus è una creatura unica del Bisenzio, caratterizzata da un’indole tanto pacifica quanto confusionaria. Si aggira principalmente nei pressi del Gruppo Florenx, suo habitat naturale e luogo di relax assoluto, ma fa regolarmente incursioni nei bar di Montemurlo alla ricerca del suo piatto preferito: riso in bianco con piselli.

Caratteristiche Morfologiche

  • Aspetto imponente ma con un’aria sempre leggermente spaesata.
  • Pelo folto, ideale per i lunghi inverni di Montemurlo (ma inutile in estate, quando si lamenta del caldo).
  • Occhi dolci, ma con uno sguardo che tradisce la costante difficoltà nel ricordare i nomi degli altri animali.

Dieta e Abitudini Alimentari

L’Orso Andreus Morettus è un animale estremamente selettivo: si nutre esclusivamente di riso in bianco con i piselli. Nessuno sa spiegare il motivo di questa dieta così monotona, ma chiunque abbia provato a offrirgli un piatto diverso ha ricevuto in cambio solo un’occhiata perplessa e una frase tipo: “Eh... ma i piselli?”

Rapporti con gli Altri Animali

  • Jeremy Pirla: L’Orso Morettus è un vero incubo per il povero Jeremy Pirla, che viene regolarmente stressato con richieste assurde e continue domande. Nonostante tutto, Jeremy non riesce mai a scrollarselo di dosso.
  • Il Problema dei Nomi: L’orso ha una memoria selettiva e non riesce a ricordare i nomi degli altri animali. Per questo li storpia costantemente, creando grande confusione nel bestiario del Bisenzio.
  • L’orsetto di peluche Kuky: È il suo miglior amico e confidente. Lo tratta come un vero e proprio consigliere, parlandogli per ore senza ricevere risposta… ma convinto che Kuky lo capisca.

Curiosità

  • L’unico orso conosciuto che entra in crisi se nel piatto non ci sono esattamente il giusto rapporto tra riso e piselli.
  • Può passare ore seduto al Gruppo Florenx, osservando il mondo con aria meditabonda, senza fare assolutamente nulla.
  • Ha provato a più riprese a chiamare il Koalus Giannus con il nome giusto, ma ha finito per soprannominarlo Koalus Giggius.
  • Il suo verso caratteristico è un lungo sospiro seguito da un “Ma io non capisco”.

Gli esperti non sanno se l’Orso Andreus Morettus sia una specie in via di estinzione o se, semplicemente, non si renda conto di esserlo. Ma una cosa è certa: finché ci sarà riso con i piselli al Bar Cafè Victory, lui non andrà da nessuna parte.

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Koala di Fiume – Koalus giannus

 


Koala di Fiume – Koalus giannus

Descrizione Generale

Il Koalus giannus è una specie di koala adattata alla vita fluviale, originaria di Firenze ma spesso avvistata lungo il fiume Bisenzio. A differenza dei suoi parenti australiani, questo esemplare soffre terribilmente il caldo, rendendolo un animale costantemente accaldato e alla disperata ricerca di ombra, acqua fresca e refrigerio.

Caratteristiche Morfologiche

  • Pelo più corto rispetto ai koala tradizionali, per disperdere meglio il calore.
  • Zampe leggermente palmate per facilitare il nuoto nel Bisenzio.
  • Espressione perennemente affaticata, con la lingua spesso di fuori a causa del caldo.

Dieta e Abitudini Alimentari

Il Koalus giannus è un buongustaio e si nutre principalmente di penne alla pecora, piatto tipico della Tana delle Pecore a Montemurlo. Il suo olfatto è così sviluppato che può percepire l’odore della pasta a chilometri di distanza, portandolo a viaggi epici pur di soddisfare il suo palato.


Conflitto con il Gatto Selvatico Chiara

La sua più grande nemesi è il Gatto Selvatico Chiara, con cui ha una battaglia climatica senza fine. Mentre il Koalus giannus cerca in ogni modo di abbassare la temperatura (sdraiandosi sul pavimento di marmo, facendo il morto nel Bisenzio e accendendo ventilatori ovunque vada), Chiara è perennemente infreddolita e tenta disperatamente di alzare il termostato.

Questa rivalità li porta a scontri epici:

  • Il Koalus giannus accende l’aria condizionata al massimo → Gatto Selvatico Chiara la spegne e accende la stufa.
  • Koalus giannus si tuffa nel Bisenzio per trovare refrigerio → Gatto Selvatico Chiara lo osserva con disprezzo da una coperta di lana.
  • Ogni estate, Koalus giannus sparisce misteriosamente, mentre Gatto Selvatico Chiara si crogiola nel caldo soffocante senza sospettare nulla.

Comportamento e Abitudini

  • Trascorre gran parte del tempo all’ombra, spostandosi il meno possibile per non sudare.
  • Ha un'ossessione per le pale del ventilatore, che fissa con lo sguardo ipnotizzato.
  • Sogna segretamente di trasferirsi in Islanda, ma non sa nuotare così bene da arrivarci.

Curiosità

  • È l’unico koala al mondo che cerca di rubare ghiaccio dai bar.
  • Si racconta che una volta abbia cercato di dormire dentro un frigorifero, ma sia stato cacciato via da un cameriere sconvolto.
  • Nonostante soffra il caldo, il suo amore per le penne alla pecora è così forte che non riesce a trasferirsi altrove.

Gli studiosi si chiedono se un giorno Koalus giannus e Gatto Selvatico Chiara riusciranno a trovare un compromesso, ma per ora la battaglia climatica continua!

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giovedì 13 marzo 2025

Geko Alessandrus: Il Burbero del Bisenzio

 


Geko Alessandrus: Il Burbero del Bisenzio

Nome scientifico: Gekus alessandrus bestemiator
Habitat: Fiume Bisenzio e fabbriche abbandonate di Montemurlo
Caratteristiche distintive: Temperamento irascibile, linguaggio colorito, paura irrazionale dei Geki, assenza di un pezzo di dito

Il Geko Alessandrus (Gekus alessandrus bestemiator) è una specie di rettile semi-urbano che ha sviluppato una perfetta simbiosi con l’ambiente industriale del pratese. Si trova principalmente nelle fabbriche di Montemurlo, dove si mimetizza tra i macchinari arrugginiti, le pareti scrostate e i sacchi di cemento dimenticati dagli anni ‘90. Tuttavia, alcuni esemplari sono stati avvistati lungo il fiume Bisenzio, dove, con aria sospettosa, scrutano il territorio alla ricerca di potenziali nemici (praticamente tutti gli altri esseri viventi).

Comportamento e interazioni sociali

Il Geko Alessandrus è noto per il suo caratteraccio. Diffidente, irascibile e incline alla bestemmia spontanea, reagisce a qualsiasi intrusione nel suo territorio con una raffica di insulti in un dialetto incomprensibile. Nonostante il suo atteggiamento ostile, presenta un paradossale senso di giustizia: sebbene detesti ogni altro animale, in rari momenti di vulnerabilità dimostra di avere un cuore d’oro. Sono documentati casi di G. alessandrus che, dopo aver insultato un piccolo animale ferito per essersi fatto male da solo, lo ha poi aiutato a mettersi al sicuro, brontolando per tutto il tempo.

Una peculiarità della specie è la sua estrema paura dei Geki (Gekus standardus). Nonostante sia fisicamente più grande e aggressivo, il solo avvistamento di un Geko comune scatena in G. alessandrus un panico incontrollato, che si manifesta con un fuggi-fuggi disordinato accompagnato da imprecazioni al cielo. Questa fobia non ha ancora trovato una spiegazione scientifica, ma si ipotizza che sia dovuta a un antico trauma evolutivo.

Morfologia e adattamenti

Il Geko Alessandrus ha una struttura corporea robusta, con zampe agili adatte a muoversi tra detriti industriali e vecchie tubature. Tuttavia, quasi tutti gli esemplari adulti mostrano un’inconfondibile menomazione: la mancanza di un pezzo di dito, probabilmente perso in misteriose battaglie territoriali o incidenti dovuti alla sua stessa incoscienza.

La sua pelle, spesso macchiata di polvere e ruggine, gli fornisce un eccellente camuffamento, permettendogli di sbucare all’improvviso per terrorizzare gli intrusi con una serie di insulti incomprensibili.

Conclusioni ecologiche

Il Geko Alessandrus è un elemento chiave nell’ecosistema urbano-industriale del Bisenzio, mantenendo sotto controllo le popolazioni di insetti e piccoli roditori. Nonostante il suo carattere difficilmente gestibile, la sua presenza è fondamentale per l’equilibrio del territorio. Tuttavia, gli studiosi consigliano di mantenere una certa distanza e di evitare di nominare i Geki in sua presenza, onde evitare una reazione spropositata e un’improvvisa lezione di dialetto locale in forma di improperi.




LE BATTAGLIE:

La Battaglia di Montemurlo: Il Trionfo del Geko Alessandrus

L’ecosistema del Bisenzio è un teatro di scontri per la supremazia territoriale, ma poche battaglie sono rimaste impresse nella memoria collettiva quanto la leggendaria disfatta congiunta della Nutria Elena Puzzolentis e del Castoro Pelato Mirkus per mano di un solo, inaspettato vincitore: il Geko Alessandrus.

Il motivo dello scontro

Tutto ebbe inizio in una calda notte d’estate, quando Elena puzzolentis e C. pelatus mirkus si trovarono, per un raro caso del destino, ad allearsi temporaneamente. Lo scopo? Saccheggiare il deposito segreto di vino del Bar Café Victory, custodito nei magazzini industriali di Montemurlo. Il piano sembrava infallibile: la nutria avrebbe fatto da esca distraendo i clienti del bar, mentre il castoro, esperto scavatore, avrebbe creato un tunnel d’accesso alla riserva alcolica.

Tuttavia, nessuno dei due aveva considerato l’imprevedibile variabile del territorio: Geko Alessandrus.

L'ira del guardiano di Montemurlo

Nonostante il suo caratteraccio e la sua avversione per ogni forma di socialità, il Geko Alessandrus si considerava il sovrano indiscusso delle fabbriche abbandonate di Montemurlo. Il solo pensiero che due invasori potessero mettergli piede in territorio sacro lo fece ribollire di rabbia. Non appena scoprì il piano di E. puzzolentis e C. pelatus mirkus, il geko si lanciò in un attacco preventivo, accompagnato da una sequenza di bestemmie che fecero tremare i muri della vecchia fabbrica.

Lo scontro epico

Elena puzzolentis, già alticcia dopo aver rubato un paio di bottiglie abbandonate nei paraggi, cercò di rispondere con un attacco a sorpresa, lanciandosi nel tentativo di mordere il geko. Ma G. alessandrus, più veloce e astuto, la evitò con una schivata spettacolare, rovesciandole addosso un vecchio cartello arrugginito con la scritta “Zona Pericolosa – Rischio Crollo”. La nutria, stordita, finì a zampe all’aria tra i rottami.

Nel frattempo, C. pelatus mirkus tentò di approfittare della distrazione per terminare il suo scavo, ma non aveva previsto la furia cieca del geko. Con un salto acrobatico degno di un maestro di arti marziali, G. alessandrus atterrò sulla schiena del castoro e lo immobilizzò con una presa letale. In preda al panico, il castoro iniziò a battere la coda per chiedere pietà, ma il geko non era disposto a negoziare.

HAI FINITO DI SCAVÀ NELLA MIA FABBRICA, PEZZO DI RATTO PELATO?” ruggì il geko, mentre assestava una zampata che mandò il castoro a ruzzolare in una pila di vecchie cassette di birra.

Il trionfo e la fuga

Con un'ultima, fragorosa bestemmia, Geko Alessandrus si issò sopra un vecchio container arrugginito e fissò i suoi avversari sconfitti con disprezzo. Elena puzzolentis barcollò fino al Bisenzio, promettendo vendetta tra un rutto e l'altro, mentre C. pelatus mirkus si trascinò via, mormorando qualcosa sulla necessità di "costruire una diga e riflettere sulle proprie scelte di vita".

Da quel giorno, nessuno osò più invadere il dominio di Geko Alessandrus. La battaglia divenne leggenda, tramandata nei bisbigli degli animali del Bisenzio: la notte in cui un piccolo geko bestemmiatore aveva sconfitto i due giganti del fiume, con nient’altro che la sua furia, la sua velocità… e una quantità inimmaginabile di insulti irripetibili.



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Gatto Selvatico Chiara (Felis pratensis chiesanuovensis)

 Gatto Selvatico Chiara (Felis pratensis chiesanuovensis)

Descrizione Generale 

Il Gatto Selvatico Chiara (Felis pratensis chiesanuovensis) è un raro felino endemico della zona di Chiesanuova, a Prato. Questo esemplare si distingue per il suo comportamento unico e per l'uso innovativo della cacca, elemento centrale della sua sopravvivenza e interazione sociale.

Caratteristiche Morfologiche

Di dimensioni simili a un comune gatto domestico, il Gatto Selvatico Chiara presenta un manto folto e striato, perfetto per mimetizzarsi nell'ambiente urbano e suburbano della sua area di distribuzione. Ha occhi penetranti e un’espressione perennemente astuta, segno di un’intelligenza sviluppata e di una strategia di caccia fuori dal comune.

Habitat e Distribuzione

Questa sottospecie è stata avvistata prevalentemente nella zona di Chiesanuova, dove si muove con agilità tra giardini, tetti e piccole aree verdi. Predilige gli ambienti con abbondanza di nascondigli naturali e punti strategici per osservare le prede.


Comportamento e Strategie di Sopravvivenza

Il Gatto Selvatico Chiara è noto per il suo utilizzo della cacca come strumento multifunzionale. Oltre a marcare il territorio con una frequenza superiore alla media, sfrutta i suoi escrementi in modi sorprendenti:

  • Difesa dai predatori: lasciando escrementi in punti strategici, il Gatto Selvatico Chiara scoraggia altri animali dall’invadere il suo territorio, creando un perimetro olfattivo inconfondibile.
  • Tecnica di caccia: la cacca viene talvolta impiegata come esca per attirare prede curiose o per confondere l'olfatto di specie più deboli, come il Jeremy Pirla (Pirlaus bisentiensis), di cui è predatore naturale.
  • Interazione sociale: nelle dinamiche tra individui della stessa specie, l’odore degli escrementi gioca un ruolo chiave nel riconoscimento reciproco e nella definizione di gerarchie.

Rapporto con il Gatto Selvatico Stefanus

Un alleato fondamentale del Gatto Selvatico Chiara è il Gatto Selvatico Stefanus (Felis pratensis stefanensis), con il quale condivide territorio e strategie di sopravvivenza. I due esemplari collaborano nella caccia e nella difesa del territorio, creando un’alleanza rara tra felini selvatici.

Rituali di Accoppiamento

L’interazione tra Chiara e Stefanus presenta particolari rituali di accoppiamento, in cui la cacca gioca un ruolo cruciale. Il corteggiamento prevede la deposizione strategica di escrementi come segnale di disponibilità e forza, accompagnata da una danza elaborata attorno ai mucchietti depositati. Questo comportamento è stato osservato solo in questa sottospecie, rendendolo un caso unico nel mondo felino.

Conservazione

Nonostante l’adattabilità della specie, la continua urbanizzazione e la presenza di gatti domestici potrebbero rappresentare una minaccia per la purezza genetica del Felis pratensis chiesanuovensis. Gli esperti consigliano un monitoraggio attento per garantire la sopravvivenza di questo esemplare straordinario.

Curiosità

  • Il Gatto Selvatico Chiara è uno dei pochi felini a marcare il territorio con una frequenza così elevata da rendere la sua presenza inconfondibile.
  • Gli scienziati hanno osservato esemplari di Jeremy Pirla modificare il loro comportamento per evitare aree dove la specie Chiara è attiva.
  • Alcuni residenti di Chiesanuova affermano di aver assistito a veri e propri "dibattiti olfattivi" tra Chiara e Stefanus, basati esclusivamente sul posizionamento strategico degli escrementi.

Gli studi sul Gatto Selvatico Chiara continuano, mentre gli esperti cercano di comprendere a fondo l’evoluzione di queste affascinanti strategie di sopravvivenza!

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mercoledì 12 marzo 2025

Elena puzzolentis: la Nutria del Bisenzio

 

Elena puzzolentis: la Nutria del Bisenzio

Elena puzzolentis è una specie di nutria semi-acquatica endemica del fiume Bisenzio, nella zona di Prato. Questa specie si distingue per un forte istinto materno e una notevole resistenza agli sbalzi climatici della zona. Di abitudini prevalentemente crepuscolari, E. puzzolentis è un'abile nuotatrice e trascorre gran parte della sua vita vicino alle rive del fiume, scavando tane tra la vegetazione riparia.

Uno dei tratti più singolari di questa specie è la sua predilezione per il vino, in particolare quello servito al Bar Café Victory di Montemurlo. Studi etologici suggeriscono che E. puzzolentis integri questa bevanda nella sua dieta per scopi digestivi e sociali, creando veri e propri rituali di aggregazione attorno alle bottiglie incustodite.

Dal punto di vista ecologico, Elena puzzolentis si contende il territorio con Jeremy pirla, un volatile di palude noto per il suo canto fastidioso e la sua tendenza a rubare cibo dalle riserve delle nutrie. I conflitti tra queste due specie sono frequenti e spesso si risolvono con furiose lotte nei pressi delle secche del Bisenzio. Tuttavia, il vero nemico di E. puzzolentis è il temibile Castoro pelato Mirkus, un roditore invasivo che, oltre a sottrarre risorse alimentari, mina l'integrità delle tane della nutria con la sua incessante attività di scavo.

L’equilibrio tra queste specie è ancora oggetto di studio, ma gli esperti concordano nel ritenere Elena puzzolentis una delle creature più singolari e resilienti dell'ecosistema pratese.


Conflitti territoriali: lo scontro epico tra Elena puzzolentis e Castorus pelatus mirkus

Nella complessa dinamica ecologica del fiume Bisenzio, gli scontri tra specie rivali giocano un ruolo cruciale nella definizione dell’equilibrio naturale. Tra le battaglie più memorabili documentate dagli etologi locali, spicca il feroce confronto tra Elena puzzolentis e il suo acerrimo nemico, il Castoro Pelato Mirkus (Castorus pelatus mirkus).

L’evento si verificò in una calda serata estiva, quando il livello del fiume si era abbassato, esponendo una delle più ambite zone di sosta della fauna fluviale: un isolotto di fango e canneti, ideale per la nidificazione e il riposo. Da tempo, E. puzzolentis utilizzava quell’area per accudire la sua prole, ma la presenza ingombrante di C. pelatus mirkus minacciava la sua supremazia.

Il castoro, noto per la sua indole aggressiva e la sua ossessione per la costruzione di dighe non autorizzate, aveva iniziato a scavare nei pressi della tana della nutria. Questo comportamento era interpretato da E. puzzolentis come una chiara dichiarazione di guerra. Quando la nutria individuò il castoro intento a rosicchiare un arbusto vicino alla sua dimora, capì che l’ora dello scontro era giunta.

La battaglia delle acque basse

L’attacco partì fulmineo. Elena puzzolentis, seppur leggermente alterata dal consumo di vino del Bar Café Victory, si lanciò con un balzo nell’acqua torbida, emettendo un grido gutturale per intimidire l’avversario. C. pelatus mirkus, dal canto suo, rispose con una serie di colpi di coda che sollevarono un’onda di fango, tentando di accecare la nutria.

Ne seguì un violento corpo a corpo: la nutria, grazie alla sua agilità, cercava di mordere il fianco del castoro, mentre quest’ultimo utilizzava i denti affilati per difendersi, puntando alla pelliccia folta dell’avversaria. I piccoli di E. puzzolentis, al sicuro tra i canneti, osservavano la battaglia con apprensione, mentre un gruppo di Jeremy pirla (Aves irritabilis jeremii) assisteva all’evento dall’alto, lanciando versi schernitori.

Dopo diversi minuti di lotta serrata, E. puzzolentis riuscì a infliggere un morso decisivo alla coda del castoro, costringendolo a una ritirata strategica. Ferito nell’orgoglio e nel corpo, C. pelatus mirkus si allontanò guadagnando le acque più profonde, emettendo suoni di protesta.

Conclusioni ecologiche

Questo evento, sebbene drammatico, rappresenta un classico esempio di competizione interspecifica per le risorse. Il successo di Elena puzzolentis dimostra l’importanza dell’adattabilità e della determinazione materna nella sopravvivenza della specie. Tuttavia, il conflitto con C. pelatus mirkus non è risolto definitivamente: studi recenti indicano che il castoro sta già pianificando una nuova incursione, rafforzando le sue dighe e affinando la strategia di conquista.

Gli etologi locali restano in attesa di nuovi sviluppi in questa guerra senza fine, che continua a modellare l’ecosistema del fiume Bisenzio.


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Il Jeremy Pirla (Pirlaus bisentiensis) Ucello del fiume Bisenzio

 *Jeremy Pirla (*Pirlaus bisentiensis)**  

Il Jeremy Pirla (Pirlaus bisentiensis) è un raro e sfuggente uccello di palude endemico del fiume Bisenzio, nella provincia di Prato. Scoperto solo di recente dagli ornitologi locali, questo volatile è un caso unico nel panorama della fauna aviaria, sia per le sue abitudini alimentari che per il suo comportamento eccentricamente pigro.  



### *Descrizione Morfologica*  

Di dimensioni simili a un airone, il Jeremy Pirla presenta un piumaggio bruno-grigiastro con riflessi dorati sulle ali, che gli consentono di mimetizzarsi tra le acque torbide del Bisenzio. Ha un becco lungo e leggermente storto, utile per ghermire le sue prede, e un'espressione costantemente perplessa, che ha ispirato il suo nome scientifico.  


### *Habitat e Distribuzione*  

Si trova esclusivamente nelle aree più tranquille del fiume Bisenzio, specialmente vicino ai ponti e agli scarichi industriali, dove ama sostare per ore senza fare apparentemente nulla. Alcuni esemplari sono stati avvistati anche nei pressi di Montemurlo, probabilmente in cerca di cibo.  


### *Dieta e Comportamento Alimentare*  
La dieta del Pirlaus bisentiensis è unica tra gli uccelli palustri: si nutre esclusivamente di nutrie e di roast beef proveniente dal Bar Café Victory di Montemurlo. Gli studiosi ipotizzano che il gusto sofisticato di questa specie sia dovuto a un'antica mutazione genetica, che lo ha reso incapace di digerire qualunque altro tipo di alimento. È noto per appostarsi pazientemente vicino alla riva finché una nutria non si avvicina distrattamente, per poi ghermirla con un movimento lento ma inesorabile. Quanto al roast beef, sembra che alcuni individui abbiano sviluppato una dipendenza tale da attendere fuori dal bar l'arrivo dei clienti, sperando in qualche avanzo.  

### *Riproduzione e Comportamento Sociale*  
Il Jeremy Pirla è un animale solitario, poco incline all'interazione, persino con i suoi simili. Il periodo riproduttivo è avvolto nel mistero: si ritiene che le coppie si formino solo per il tempo necessario alla cova, che avviene di solito nelle cavità di vecchi piloni del ponte Petrino. I piccoli, appena nati, vengono nutriti con pezzetti di roast beef accuratamente selezionati dai genitori.  

### *Conservazione*  
Nonostante la sua dieta altamente specifica lo renda vulnerabile, il Pirlaus bisentiensis non è attualmente considerato a rischio di estinzione. Tuttavia, la sua dipendenza dal Bar Café Victory ha portato alcuni ambientalisti a lanciare campagne per garantire una fornitura continua di roast beef alla specie, per evitare che esemplari disperati cerchino cibo in altri, meno prestigiosi, esercizi commerciali. 


### *Curiosità*  
- Il Jeremy Pirla è l’unico uccello noto per ignorare deliberatamente le prede più facili in favore di quelle più improbabili.  
- Alcuni esemplari sono stati osservati fissare nel vuoto per ore, senza apparente motivo.  
- La leggenda locale racconta che un Pirlaus bisentiensis abbia una volta tentato di entrare nel Bar Café Victory, probabilmente per ordinare direttamente il suo pasto.  

Gli studi su questa straordinaria specie continuano, mentre gli scienziati cercano di comprendere il mistero del suo stile di vita assolutamente assurdo ma inconfondibilmente pratese.

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Axolotl Didus – Ambystoma bisentiensis velocipedalis

  Axolotl Didus – Ambystoma bisentiensis velocipedalis Classe : Amphibia Ordine : Urodela Famiglia : Lampredottidae Ciclabili Descrizio...